Riforme ed austerity del decreto Salva Italia hanno aiutano l'economia o l'hanno distrutta? Jobs act, Fornero, Italicum, abolizione dell'Art. 18 ed ora anche la Costituzione, a chi servono veramente? Sono state utilizzate per creare nuovi posti di lavoro? Sono riuscite ad aumentare il PIL? Hanno abbassato il debito pubblico? Insomma hanno dato risposta al problema più urgente degli ultimi 40 anni e più sentito dagli italiani?
In occasione del referendum sulla modifica della Costituzione ho visto molto meteriale informativo/propagandistico a favore sia del Sì che del NO argomentare principalmente attorno a questioni di principio, di morale e soprattutto sui teoremi squisitamente politici. Di contorno.
Nei casi che ho visto nessuno si pone davanti alla questione da un punto di vista macroeconomico chiedendosi: ma le riforme aiutano la ripresa economica?
Il concetto di austerità espansiva è una contraddizione in termini esattamente come quando vi dicono che taglieranno il debito rilanciando l'economia.
Vogliamo ribadire questo discorso, che per i lettori di economia spiegata facile è ormai scontato, poiché recentemente il ministro per l'Economia Gualtieri ha parla di austerità espansiva; ovvero di riduzione del debito pubblico per liberare risorse da spendere in investimenti.
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I GRAFICI DEGLI EFFETTI DELLE RIFORME SULL’ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICI MACROECONOMICI.
È certamente vero che questa balla è andata nel tempo rivelandosi per quello che è, visto che le precedenti riforme nulla avevano a che fare con l'occupazione (salvo il jobs act che l'ha ulteriormente massacrata), ma è anche vero che i falsi miti, una volta diventati il pilota automatico del "pensiero" della GENTE, sono ben lungi dall'essere dissuasi persino dai dati oggettivi delle statistiche.
Ma laddove articoli come il recente pezzo di Thomas Fazi (uno dei tanti che circolano da anni) sugli effetti nulli delle riforme sull'aumento del debito, semplicemente perché l'aumento del debito pubblico è causato dagli interessi - lo ripetiamo per l'ennesima volta - non riescano a far capire le cose, è tempo di passare ai disegnini.
Per questa ragione ho pensato di realizzare una serie di grafici dei principali dati macroeconomici che saranno di sicuro aiuto a coloro i quali vorranno guardare alla realtà così come viene esattamente descritta dai numeri.
GLI EFFETTI DELLE RIFORME SULL’ECONOMIA ITALIANA: NE VOGLIAMO ANCORA?
Vediamo com'è andata grazie ad una serie di grafici che Economia Spiegata Facile ha divulgato in concomitanza con il referendum sulla costituzione avvenuto nel 2016.
Diamogli un'occhiata.
10 grafici possono descrivere la situazione meglio di qualsiasi opinione. Ora pensa alle riforme e torna a chiederti a chi servono veramente.
PERCHÉ TUTTI QUESTI TAGLI?
La risposta è complessa ma semplice da capire se spiegata facile. Per questo abbiamo creato il libro di economia spiegata facile.
CONCLUSIONI
E per finire, due extra: ecco due grafiche pubblicate in occasione del terremoto in CentroItalia che mettono in relazione il calo di investimenti con la necessità della messa in sicurezza delle abitazioni e delle strutture pubbliche in Italia.
Il secondo lavoro invece mette in evidenza il paradosso del debito che per i privati è illimitato (nella fattispecie i mercati finanziari), mentre per lo Stato ha dei vincoli e dei limiti insostenibili.
STANCO DI ESSERE TRATTATO COME UN BANCOMAT
DALLO STATO?
ESISTE UN MODO PER INVERTIRE LA ROTTA DEI TAGLI E DELLO STALLO DEL PIL?
Esistono molte soluzioni. Alcune richiedono sacrifici e un riassetto istituzionale del Paese.
Altri invece sono strumenti che aiuterebbero a invertire la rotta con effetti quasi immediati.
Una corretta gestione delle problematiche legate al debito pubblico e allo stanziamento delle risorse è diventata improrogabile.
Per comprendere come esiste solo uno strumento che sappia spiegarlo a tutti i cittadini, agli imprenditori, agli artigiani ed ai professionisti.
È lo strumento per smetterla di essere trattati come pecoroni.