I monetaristi ci spalancano l'anticamera del signoraggio con una retorica sulla moneta perlopiù strisciante sul web.
Cosa c'è di vero nel complotto del signoraggio?
Cominciamo a dare un'occhiata alle teorie monetarie che si sentono sui social e nei blog cospirazionisti.
Alcuni monetaristi gettano fumo negli occhi a chi gli chiede aiuto
Nella recente serie di incontri pubblici mi sono trovato di fronte a platee che hanno partecipato a conferenze con cadenze settimanali. Ad ogni incontro viene affrontato un tema a sfondo economico, perché la paura di perdere i propri risparmi si è molto diffusa. Peccato che la maggior parte degli incontri in calendario rivanghino i temi del complotto.
È un peccato perché, dal mio punto di vista, non fanno che allontanare le persone dai veri interessi in gioco, in un momento in cui non ci sarebbe tempo da perdere. L'ho ripetuto già molte volte.
Il fatto è che, guarda caso, laddove c'è un complotto, ci sono sale piene di pubblico.
Una parte di questi cospirazionisti possono essere definiti come monetaristi, ma ciò non significa che i monetaristi siano dei complottisti. Lo sono quelli di cui parliamo in questo articolo.
Come se non bastasse poi, ci sono i social; in particolare il tam tam di video di stampo cospirazionisa, che creano un vero e proprio immaginario collettivo completamente fuori da ogni logica.
Parlare di logica è proprio il caso, perché mi consente di riagganciarmi ad un principio a me caro: che senza conoscenza non può esserci consapevolezza, ma purtroppo è molto più facile credere alla versione che più ci affascina, che leggersi il bilancio di una banca.
Infatti questi video di per sé sembrano assolutamente logici e coerenti. Se non si conoscono le basi dell'economia.
Alcuni monetaristi sono convinti che il complotto del signoraggio si basi sulla truffa dell'emissione monetaria e ce la spiegano che sembra vera.
I monetaristi ed il video sul denaro
Uno dei tanti video che i monetaristi fanno girare, si intitola: El concursante, credo sia molto famoso.
Almeno la scena cruciale; quella che spiegherebbe il signoraggio.
Eccola:
Che cosa ci dice questo brano del film?
Per comprendere dove sta l'inganno narrativo riassumiamone in breve i punti principali:
- In un mondo ipotetico, la banca possiede le uniche 100 monete d’oro esistenti e le presta a 10 clienti ad un tasso di interesse annuo del 10%.
- I 10 clienti ricevono 10 monete ciascuno e allo scadere del primo anno devono restituire 1 moneta alla banca.
- Così facendo, in capo a 10 anni, tutti i 10 clienti avranno restituito tutte le 10 monete ricevute in prestito che però equivalgono ai soli interessi.
- Come faranno i clienti a restituire il capitale iniziale se lo hanno dovuto restituire nei 10 anni precedenti sotto forma di interessi, visto che non c’è altro oro in circolazione?
- Ma naturalmente conferendo tutti i loro beni: casa, terreni, automobile, ecc. ovvero il corrispettvo di tutti quei premi che il concorrente ha vinto al quiz televisivo.
Quali sono gli errori in questo film?
El concursante è certamente un film ben confezionato. Questo rende molto facile cadere nel tranello, poiché conferisce autorevolezza a concetti del tutto sbagliati.
Ma il film fa tutta una serie di omissioni e di errori che già con un minimo di logica cominciano a vacillare, vediamo i primi che mi vengono in mente senza pensarci troppo:
- Nel film la moneta è legata all’oro, motivo per cui è scarsa. La moneta moderna non è più lega all’oro da circa 80 anni.
- Le banche centrali creano tutta la moneta che vogliono, senza costi e senza difficoltà. Il limite all’emissione della moneta è dato dagli obiettivi che si vogliono raggiungere e ai problemi che eventuali eccessi posso far sì che si verifichino.
- Pertanto i 10 clienti della banca non avranno alcun problema a trovare quel 10% necessario a restituire gli interessi, se la banca centrale avrà messo in circolazione il denaro necessario.
- Il problema se mai è la difficoltà a reperirli perché le risorse sono mal distribuite.
- I prestiti rimangono fermi; cioè non producono investimenti e quindi non generano un ritorno; un profitto.
Questa equivale pertanto alla condizione di chi si indebita per acquistare beni voluttuari, superflui improduttivi, come: televisioni, automobili, vacanze, elettrodomestici, videogames, abbonamenti a TV e serie televisive e così via. In questa situazione è ovvio che chi si indebita senza poterselo permettere, non avrà modo di ripianare i debiti. Mi pare anche normale e sacrosanto.
Il film si dimentica di spiegare che se con i prestiti acquisterò dei beni, una volta restituiti i prestiti mi resteranno quei beni.
La prova che il film racconta una falsità sta nell’inflazione. Infatti in un mondo come quello descritto in quella scena, l’iflazione semplicemente non può esistere.
Ciò che quel film avrebbe dovuto spiegare, è che se io investo bene i soldi che mi sono stati prestati, alla scadenza del prestito, oltre a essere in grado di restituirlo, avrò creato per me e per chi lavora con me, una maggiore ricchezza.
Questo modo di fare è ciò che oggi sappiamo essere spesa produttiva.
Il film El concursante è un esempio di falsa informazione che pur tuttavia sembra credibile perché:
- si tratta di un film e questo di per sé gli attribuisce un certo credito;
- affronta il tema in maniera apparentemente logica e lineare. Purtroppo però lo fa sulla base dell’idea che il denaro sia scarso come un elemento naturale (come l’oro appunto).
Questo riporta le persone a credere che dietro alla moneta ci sia comunque - indipendentemente da come viene utilizzata - un elemento di pericolo.
Conoscere i meccanismi attraverso i quali le banche ci concedono i prestiti è importante, non solo per venire a capo della cosiddetta controinformazione di dubbia provenienza attraverso il web, ma anche per comprendere meglio gli eventi a catena che in alcuni periodi possono portare benessere e in altri periodi possono contribuire a produrre le crisi.
Per farlo abbiamo scritto il libro di Economia Spiegata Facile. Nel libro è spiegato nei dettagli - ma con l'uso di disegni a fumetti - come avviene l'emissione di moneta da parte delle banche centrali e come le banche commerciali creano moneta bancaria. Spiega come si crea il debito pubblico, cosa producono i tagli alla spesa pubblica (che spesso viene indicata dai complottasti come la causa della nostra schiavitù), ecc.
L'ECONOMIA NON È TUTTA UN COMPLOTTO
CAPIRE L'ECONOMIA SIGNIFICA SMETTERE DI ABBOCCARE ALLE FAVOLE
Attraverso i meccanismi del credito le banche dovrebbero essere in grado di premiare le attività più redditizie o, se volgiamo, più produttive.
Se fosse vero che i mercati si auto regolano e che non c’è bisogno dell’intervento dello Stato, ad esempio per correggere gli squilibri, allora basterebbe questo per vedere diffondersi il benessere a macchia d’olio.
Putroppo invece, le banche sono solo uno dei fattori con il compito di salvaguardare il benessere economico. E spesso lo fanno male.
Quella parte di signoreggiasti che si definiscono monetaristi buttano via il bambino e l'acqua sporca. Non comprendono che il problema odierno, più che la quantità di moneta in circolazione, è la cattiva distribuzione delle risorse.
Presto capiremo che sono più che altro uno strumento che può contribuire a spingere l’economia, ma che in realtà, ciò che più conta sono le politiche economiche; cioè le scelte in materia di investimenti da parte degli organi nazionali e sovranazionali, a determinare se in un dato periodo ci sarà benessere oppure povertà, se le risorse verranno distribuite equamente oppure accumulate da ristretti gruppi di potere e pochi individui e così via.
Dare la colpa alle banche del fallimento della società, anche se in parte è vero, perché le banche si muovono in base ai propri interessi e che questi talvolta coincidono con quelli della società ed altre invece coincidono con quelli del mercato, significa accusare solo la leva, ignorando però la mano che su quella leva agisce e determina la realtà in cui viviamo.
Vediamo ora la spiegazione tecnica del signoraggio bancario nella SECONDA PARTE.
Il presente articolo va inteso come di pura divulgazione.
L’Economia Spiegata Facile: Benché i dati e i contenuti siano stati vagliati, provengano da fonti ufficiali, siano di valore scientifico e provengano da studi accademici e/o da statistiche ufficiali ed archivi storici, la loro esposizione è volutamente sintetica e semplificata al fine di renderli comprensibili al grande pubblico.
Questo materiale non sostituisce la lettura scientifica o lo studio accademico e/o di più alto profilo.