Lo stratega: sanzioni alla Russia, bloccare i soldi? Sono già spariti

Draghi lo stratega

Mentre lo stratega era impegnato nella pubblicazione in serie dei suoi DPCM, nella campagna in difesa del gender fluid, nell'instaurazione del sistema verde (inteso sia come transizione verso la fame energetica che lasciapassare colorato) e la maggioranza dei cittadini allineati a fantasticare su campi di concentramento per i no-Uax, la Russia ha fatto sparire tutti i soldi (le riserve monetarie) che oggi l'Europa vorrebbe bloccare, a mo' di sanzione per aver attaccato l'Ucraina.

AVVERTENZA:

Economiaspiegatafacile.it è contraria alla guerra, qualsiasi e ovunque sia. Il presente articolo non prende le parti di nessuno sul piano politico, non è schierato a favore delle armi dell'una o dell'altra parte e comunque non tratta questioni belliche in alcun modo. Vuole solamente riportare la cronaca di fatti circoscritti alla questione delle sanzioni alla Russia e dimostrare la differente capacità di previsione e di intervento sul piano prettamente diplomatico e ne indica le fonti.


Si trattava delle riserve della Banca Centrale Russa che dalla guerra di Crimea erano aumentate di 6 volte.
Quindi di fatto le sanzioni tanto propagandate a mezzo stampa non sono attuabili perché, nel silenzio Putin a rastrellato tutto.

Lo stratega bancario non si è accorto di nulla

Mazzalai Swift

 

Non solo, ma la Russia sta facendo la transizione (quella vera) dal sistema interbancario occidentale (swift) a quello cinese (cips), così quei soldi li potrà mettere al sicuro per ciò che servirà alla Russia.
E di cosa stiamo parlando?
Ma naturalmente degli scambi commerciali necessari a rendere indipendente la Russia dall'Europa e l'Europa senza una metro cubo di gas, quindi dipendente dal sistema Cino-russo.
Putin trova l’accordo per vendere il gas alla Cina
Sanzioni-alla-Russia-colpiscono-le-aziende-italiane
Tutto questo senza che il banchiere dei banchieri, il migliore, il salvatore della Patria se ne fosse accorto; intento a lanciare anatemi contro i non vaccinati che, per qualche oscura ragione stavano, a suo dire, contagiando col covid l'Italia nonostante fossero ghettizzati; estromessi dalla vita sociale e dal lavoro da mesi.
Ci dice, Draghi, che tutta questa operazione di Putin ha richiesto mesi di preparazione.
Mesi in cui il Parlamento italiano ha potuto legiferare affinché si dovesse dire ministra, se il cappuccino potesse essere preso da seduti o in piedi, mesi in cui il dibattito nazionale si è concentrato sull'introduzione dell'asterisco (*) nei pronomi e sull'uso della schwa (a proposito di inclusione).
Schwa per un linguaggio più inclusivo
Strano, che Putin ci abbia pensato così tanto, visto che la questione ucraina è instabile da 8 anni - esattamente il periodo di tempo in cui la Russia ha ripetuto le sue istanze ai membri della NATO rea di invadere gli Stati cuscinetto attorno a Mosca.
Draghi diventa sibillino... "Putin ha premeditato tutto"... mentre in Europa ci chiudevano in casa per le stesse ragioni che oggi consentono a migliaia di persone di accalcarsi senza mascherina per sventolare bandierine.

Guarda il video delle dichiarazioni dello stratega


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E non è tutto.
Mentre nessuno si accorgeva del piano di Putin, le banche occidentali rimanevano esposte verso la Russia in maniera massiccia.
La più esposta oggi è Unicredit. Per 25 miliardi di investimenti (e quindi risparmi di imprese e famiglie).
Il tutto ovviamente potrebbe portare a seri problemi finanziari ed economici che non escludono contagi fra banche e banche.
Crollo in borsa di Unicredit

Nel frattempo gli italiani...

Nel frattempo gli italiani passano le giornate su social e in piazza a sbandierare il loro odio verso Putin e l'amore incondizionato verso il battaglione Azov: quel genere di persone che condannano in Italia quando si travestono da sardine.
Poco, male si dirà. Resta pur sempre il petrolio e il gas da Libia e Nord Africa.
Già, peccato che a conservare l’influenza dell’Italia sui giacimenti e il mercato petrolifero nordafricano ci abbiamo messo l’asso nella manica: Giggino, che in meno di due anni e mezzo da Ministro degli esteri ha fatto più danni della peste, facendosi usare come zerbino dall’Egitto e lasciando il parcheggio libero alla Turchia, che ha doppiantato l’Italia nel suo vecchio ruolo.
Mica come quei ladri della Prima Repubblica, che ci facevano rispettare.
E mentre Putin masticava polvere da sparo e KGB, anelavate a vedere gli honesty in politica al posto dei "politici di carriera".
Voi eleggevate Giggino Di Soccupato sognando che diventasse Presidente del Consiglio.
Il voto si paga.
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